Articoli

Reati in calo, ma paura inalterata: gli effetti del Covid-19 secondo FederSicurezza e Censis

La pandemia ha acuito la paura dei cittadini mentre il numero dei reati nel 2020 è calato. È quanto emerge dal secondo rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, stilato da FederSicurezza e Censis. Secondo il documento presentato nelle settimane scorse e scaricabile cliccando qui, oltre la metà degli italiani riporta una certa fiducia negli operatori della sicurezza privata anche se la percezione di questo comparto al cittadino medio non è spesso chiara.

Dati alla mano, lo scorso anno in Italia sono stati denunciati complessivamente 1.866.857 reati. La pandemia Covid-19 e il relativo lockdown della primavera 2020 ha portato a una riduzione degli eventi denunciati del 18,9% rispetto all’anno precedente, con 435.055 crimini in meno. Questi alcuni indicatori: omicidi -16,4%, rapine -18,2%, furti -33,0%, furti in appartamento -34,4%. Due terzi del campione interessato dalla ricerca ha manifestato come invariata la propria paura di rimanere vittima di un reato e per il 28,6% è addirittura aumentata.

Il report manifesta inoltre come il 50,5% degli italiani esprima fiducia nelle guardie giurate e negli operatori della sicurezza privata, sebbene 55,7% degli intervistati sia convinto che il settore avrebbe bisogno di un maggiore riconoscimento sociale. Il 62,8% degli italiani è convinto che ci sia una scarsa consapevolezza da parte della popolazione in merito a quello che le guardie giurate e gli operatori della sicurezza privata fanno: la loro attività è spesso misconosciuta.

Calano i reati durante il lockdown: farmacie molto vulnerabili anche a marzo

Cambia la tipologia di reati più frequenti a causa dell’emergenza Covid-19. Il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale della Polizia Criminale ha certificato nel suo “Report sulla delittuosità in Italia – 1-22 marzo 2020” un -64,2% dei reati su territorio nazionale, passando dai 146.762 del 2019 ai 52.596 del 2020.

Nel dettaglio, si registra un -13,8% per i furti nelle farmacie e un -24,6% nelle rapine sempre nelle farmacie, dato più elevato per quanto riguardai invece furti in abitazione (-72,5%, dai 9.805 del 2019 agli attuali 2.701) e rapine negli uffici postali (-73,7%, da 19 a 5 di quest’anno). Le violenze sessuali si attestano a un -69,9%. In Lombardia il picco dei reati commessi: nel periodo indicato è di 8.541 ma a fronte di 28.476 dell’anno precedente.

La riapertura graduale potrebbe però riportare la situazione a livelli purtroppo già noti. Per valutare nuove soluzioni per la sicurezza, i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze sono disponibili all’indirizzo info@datacomtecnologie.it.

Criminalità: Firenze terza città in Italia per denunce

Firenze è la terza città italiana secondo l’Indice di criminalità de “Il Sole 24 Ore”. Il quotidiano di Confindustria ha realizzato uno studio su dati del Ministero dell’Interno (clicca qui per leggerlo) per analizzare quanto accaduto nel corso del 2018 facendo il conto delle denunce registrate dalle forze dell’ordine e mettendo a confronto le 106 province italiane. Firenze si piazza dietro a Milano, primatista, e Rimini.

A Firenze, secondo Il Sole 24 Ore, ci sono 6.258,8 denunce ogni centomila abitanti e le denunce sono aumentate in un anno del 9,5%, a fronte del decremento nazionale del -2,4%. Furti, stupefacenti e violenze sessuali rientrano tra i reati maggiormente perpetrati a Firenze e provincia. Facendo un confronto nazionale, Firenze è prima in Italia per le denunce per riciclaggio e impiego di denaro, seconda per furti nei negozi, terza per quelli in abitazione, quinta per le violenze sessuali, settima per droga e rapine, ottava per furti con strappo.

Per conoscere le migliori soluzioni per proteggere la propria casa o attività, i tecnici di Datacom Tecnologie di Firenze sono disponibili per qualunque necessità (clicca qui).