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Cavi: tutte le regole da rispettare affinché siano in regola

Recentemente in un nostro articolo avevamo spiegato come l’azienda Elan, i cui prodotti sono distribuiti da Datacom Tecnologie di Firenze, ha ottenuto la Classe “Cca – S1a – d0, a1” per alcune tipologie di cavi come quelli di allarme LSZH schermati e twistati, gli antincendio Elanfire e i Konnex. Apparententemente sembrano solo delle sigle, ma dietro c’è un importante lavoro dell’azienda di Camerano per arrivare ad aggiornare ed implementare alcune certificazioni in ambito CPR (Construction Products Regulation), il regolamento che consente una libera circolazione nell’Unione Europea di prodotti le cui caratteristiche tecniche vengono definite con un linguaggio tecnico comune. Tra i materiali edili sono inseriti anche i cavi, nella misura in cui devono rispondere in determinate maniere all’innesco di un incendio.

Per definire se un cavo è conforme alla CPR ci possono essere varie strade. Una è la dichiarazione di performance (DOP) he il produttore emette per rispondere alla marcatura CE e deve essere sempre visibile per ispezioni e controlli. Poi c’è ma marcatura, visibile sul cavo, la sua confezione o l’etichettatura, che deve indicare nome del produttore o il marchio di fabbrica, la descrizione del prodotto o del codice, oltre alla classe di reazione al fuoco, secondo la EN 50575, la normativa che specifica “i requisiti di prestazione alla reazione al fuoco, alle prove e i metodi di valutazione dei cavi elettrici utilizzati per l’alimentazione elettrica, il controllo e la comunicazione utilizzati nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di resistenza all’incendio”. Da luglio 2017 tutti i cavi devono ottemperare alla normativa EN 50575 per essere in regola.

Infine, per verificare che un cavo sia a regola d’arte, deve rispondere a determinate classi di reazione al fuoco definite dalla norma EN 13501-6. Ogni Stato europeo, in tal senso, definisce le proprie classi nazionali di reazione al fuoco opportune, per le proprie tipologie di installazione.

Per eventuali dubbi o chiarimenti sulle normative, puoi chiedere informazioni ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie, cliccando qui o alla mail info@datacomtecnologie.it.

I prodotti Elan sono disponibili anche sul sito Datacom B2B: scoprili cliccando qui.

Il regolamento CPR e i cavi resistenti al fuoco UE 305/2011

Tutti i cavi installati in edifici e opere di ingegneria civile soggetti a requisiti prestazionali di reazione al fuoco, siano essi di energia o di comunicazione o fibra ottica, dovranno essere classificati. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) coinvolge tutti gli operatori economici della filiera : dal testo originale dell’art.2 comma 1 si evince che si intende “prodotto da costruzione, qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse”. Ecco alcune utili informazioni tratte da quanto emerso nei webinar promossi in occasione del Focus Tour 2020, secondo quanto presentato dal nostro fornitore di cavi antincendio Elan.

Sono coinvolti il “fabbricante” (qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo commercializza con il suo nome o con il suo marchio come da Art. 11), il “mandatario” (qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione Europea che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti come da Art.12), il “distributore” (qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o all’importatore, che metta un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato come da Art.13) e l’“importatore” (qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell’Unione Europea, che immetta sul mercato dell’Unione Europea un prodotto da costruzione proveniente da un paese terzo come da Art. 14).

Obbligatori dunque sui prodotti sono la Marcatura CE, la Dichiarazione di Prestazione (DoP) e il Sistema di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (AVCP), a seconda della classificazione. L’appartenenza ad una determinata classe e la costanza delle prestazioni, dovranno essere controllate e certificate da Organismi Notificati (i cosiddetti Notified Bodies) indipendenti (es. IMQ).

I cavi sono classificati in sette classi di Reazione al Fuoco identificate dalle lettere da F ad A e dal pedice “ca” (cable) in funzione delle loro prestazioni crescenti. Ogni classe prevede soglie minime per il rilascio di calore e la propagazione della fiamma. Oltre a questa classificazione principale, le autorità europee hanno regolamentato anche l’uso dei seguenti parametri aggiuntivi:

a = acidità che definisce la pericolosità dei fumi per le persone e la corrosività per le cose. Varia da a1 a a3.

s = opacità dei fumi. Varia da s1a a s3.

d = gocciolamento di particelle incandescenti che possono propagare l’incendio. Varia da d0 a d2.

Dalla classe C alla classe A deve essere effettuata la valutazione e verifica della costanza della prestazione (Assessment and verification of Constancy of performance – AVCP), inclusa la prova iniziale e il controllo della produzione in fabbrica (Factory Production Control – FPC).

Questi sono i requisiti di base per la certificazione CPR

A) Sicurezza in caso di incendio (Requisito n. 2- Allegato 1 del Regolamento CPR)

1. la generazione e la propagazione del fuoco e del fumo al loro interno siano limitate

2. la propagazione del fuoco a opere di costruzione vicine sia limitata

3. gli occupanti possano abbandonare le opere di costruzione o essere soccorsi in altro modo

4. si tenga conto della sicurezza delle squadre di soccorso

B) Igiene, salute e Ambiente (Requisito n°3 – Allegato 1 del Regolamento CPR)

La conformità dei cavi al requisito di igiene, salute e ambiente si ritiene implicitamente assolto dal rispetto della Direttiva RoHS (2011/65/UE e successivi adeguamenti) e del Regolamento REACH (1907/2006/CE).

CEI 20-105 v1

Per CEI 20-105 v1 si intendono cavi resistenti al fuoco, non propaganti la fiamma, senza alogeni, con tensione nominale 100/100V per applicazioni in sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme incendio.

4.1 Comportamento al fuoco

4.1.1 Reazione al fuoco – classificazione CPR

Tenuto conto del grado di sicurezza che questi cavi devono garantire, i cavi della presente Norma devono superare le prove previste dalla classe di reazione al fuoco Cca-s1b,d1,a1 secondo le indicazioni riportate nella Norma CEI-UNEL 35016.

I requisiti di prestazione, le prove e i metodi di valutazione della reazione al fuoco dei cavi al fine di permettere la classificazione secondo il Regolamento Prodotti da Costruzione sono specificate dalla Norma EN 50575.

6.1 Regolamento Prodotti da Costruzione CPR (305/2011)

Per quanto riguarda la sicurezza in caso di incendio (Reazione al fuoco), l’appartenenza ad una determinata classe e la costanza delle prestazioni del cavo, dovranno essere controllate e certificate da Organismi Notificati indipendenti. A seguito del rilascio da parte dell’Organismo Notificato del Certificato di Costanza della Prestazione (AVCP)*, il fabbricante dovrà redigere la propria “Dichiarazione di Prestazione” (DoP) per poter porre la marcatura CE.

EN 50200

Si tratta del metodo di prova per la resistenza al fuoco di piccoli cavi non protetti per l’uso in circuiti di emergenza. Il cavo è provato in una condizione di installazione rappresentativa, in condizioni di raggio di curvatura minimo e la prova si basa su una temperatura di prova minima di 830°C. Ciò è tipico della temperatura dei gas raggiunta dopo un’esposizione di 30 min alle condizioni tempo/temperature prescritte nella EN 1363-1. Il metodo di prova descritto nella norma comprende l’esposizione al fuoco con shock meccanico.

UNI 9795:2013 – Elementi di Connessione

I cavi (tutti) utilizzati nel sistema di rivelazione incendi per il collegamento di apparati dovranno essere resistenti al fuoco per almeno 30 minuti, a bassa emissione di fumo e zero alogeni (norma di riferimento CEI EN50200). La sezione minima dovrà essere di 0,5 mm2.

I cavi devono essere a conduttori flessibili (non sono ammessi conduttori rigidi) e costruiti secondo norma CEI 20-105 (V1) e sono idonei alla posa in coesistenza con cavi di energia utilizzati per sistemi a tensione nominale verso terra fino a 400V (con indicazione stampata sul cavo di Uo=400V).

Il percorso di andata dovrà essere differenziato da quello del ritorno al fine di garantirne il funzionamento anche nel caso venga danneggiato un ramo e per i sistemi di evacuazione vocale il colore esterno del cavo deve essere viola (Art. 7).

Si rende indispensabile la verifica dei parametri trasmissivi dei cavi (induttanza, capacità, impedenza, ecc.) con i requisiti minimi richiesti dai singoli costruttori di apparati al fine di evitare malfunzionamenti del sistema stesso.

Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio superiori a 100 V c.a. Si richiede l’impiego di cavi elettrici resistenti al fuoco sottoposti alla prova EN50200 e conformi a CEI 20-45.

UNI 9795:2013 – La posa dei cavi

I cavi (tutti) utilizzati nel sistema di rivelazione incendi per il collegamento di apparati dovranno essere resistenti al fuoco per almeno 30 minuti, a bassa emissione di fumo e zero alogeni (norma di riferimento CEI EN50200). La sezione minima dovrà essere di 0,5 mm2. I cavi devono esserea conduttori flessibili (non sono ammessi conduttori rigidi) e costruiti secondo norma CEI 20-105 (V1) e sono idonei alla posa in coesistenza con cavi di energia utilizzati per sistemi a tensione nominale verso terra fino a 400V (con indicazione stampata sul cavo di Uo=400V). Il percorso di andata dovrà essere differenziato da quello del ritorno al fine di garantirne il funzionamento anche nel caso venga danneggiato un ramo e per i sistemi di evacuazione vocale il colore esterno del cavo deve essere viola (Art. 7).

Si rende indispensabile la verifica dei parametri trasmissivi dei cavi (induttanza, capacità, impedenza, ecc.) con i requisiti minimi richiesti dai singoli costruttori di apparati al fine di evitare malfunzionamenti del sistema stesso.

Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio superiori a 100 V c.a. Si richiede l’impiego di cavi elettrici resistenti al fuoco sottoposti alla prova EN50200 e conformi a CEI 20-45.

Per informazioni: contatta i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze all’indirizzo info@datacomtecnologie.it.