Articoli

Fibra – Comfort Zone, il 31 maggio in Datacom evento Ajax con prova per la certificazione

È in programma mercoledì 31 maggio presso la sala corsi di Datacom Tecnologie (via Arrigo da Settimello 5/7 a Firenze) un evento dedicato ai prodotti Ajax della linea Fibra – Comfort Zone. Un’importante occasione per gli installatori di sicurezza, i quali possono approfittare dell’occasione per fare il test in modo da ottenere o rinnovare la certificazione Fibra ed entrare nel Partner Program di Ajax.

L’evento ha inizio alle 14.30: ospite dell’incontro sarà Virgilio Villatora, pre-sales di Ajax Systems Italia. Tra gli argomenti in scaletta ci sono le nuove soluzioni Comfort di Ajax Systems, la formazione tecnico-commerciale per la vendita dei prodotti, l’offerta a marchio Fibra, la formazione tecnica propedeutica all’ottenimento della certificazione e anticipazioni sulle prossime novità. Alle 16.30 coloro che sono registrati al Partner Program potranno svolgere la prova di certificazione. A fine evento si terrà un aperitivo in terrazza assieme a Datacom e Ajax.

Per partecipare è necessario, entro alcuni giorni prima dell’evento, registrarsi su Eventbrite cliccando qui e, se non si è ancora fatto, iscriversi al Partner Program di Ajax, cliccando qui.

Certificazioni Ajax: webinar il 7 e 14 aprile 2023

Ajax ha in programma nella prima parte del mese di aprile 2023 due nuove sessioni online di certificazione per gli installatori professionali di sicurezza.

La prima è in calendario venerdì 7 aprile alle ore 15:30: si tratta di un corso base in cui, al termine, ci sarà la possibilità di svolgere il test per ottenere il certificato della formazione base.

Per l’advanced l’appuntamento è per venerdì 14 aprile alle ore 15:30. Per l’occasione sarà presentata Fibra, la nuova soluzione ibrida di Ajax Systems. Anche in questo caso è previsto il test a fine coso. In questo caso possono partecipare i partner accreditati che hanno già conseguito la certificazione base. Il titolo avanzato è requisito fondamentale per poter installare i prodotti Fibra.

La certificazione Ajax permette l’invio del certificato nominativo, di avere la qualità garantita dei partner ufficiali, poter accedere gratuitamente al materiale marketing e infine poter aderire al Partner Program.

Per iscriverti al corso del 7 aprile, clicca qui, per quello del 14 aprile, clicca qui.

Informazioni anche tramite i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze: info@datacomtecnologie.it oppure tramite il form Contatti del sito.

Il progetto di norma UNI1610032 per gli installatori professionali di sistemi di allarme e di sicurezza

Si è conclusa lo scorso 28 maggio l’inchiesta pubblica finale relativa al Progetto di norma UNI1610032 che integra e completa la già esistente normativa tecnica CEI sui sistemi elettronici di allarme e di sicurezza.  Le figure professionali che sono state coinvolte sono  le seguenti: progettisti, installatori e manutentori di impianti di allarme antintrusione e rapina, videosorveglianza e controllo accessi. Un disciplinare atteso da tempo, che però necessita di una serie di premesse per arrivare al dunque.

In prima istanza a priori dell’attuazione di un Disciplinare, l’ordinamento italiano ne prevede la verifica sul campo per evidenziare anzitempo le problematiche che, se non risolte, potrebbero rovinare o compromettere le finalità per le quali si è ritenuto necessario introdurre un Disciplinare. Nel concreto si tratta di una procedura all’ interno del percorso di valutazione della norma che si rifà ai valori della trasparenza e della democraticità, andando a raccogliere tutti gli elementi utili affinché il legislatore proceda o meno con la modifica delle norme. Un po’ quanto accade con le osservazioni che cittadini e enti possono proporre quando un’amministrazione propone una variante a livello urbanistico, anche se i contesti sono molti diversi. In questo i soggetti coinvolti sono professionisti del comparto sicurezza, i quali possono esprimere le proprie opinioni presentando all’ Autorità competente i propri commenti ed osservazioni. Queste analisi sono state fornite in forma scritta entro il 28 maggio.

 
Perché il progetto di norma UNI1610032?

Si tratta di una comunione d’intenti che va avanti dagli inizi del 2020 e che riguarda le volontà del gruppo interassociativo composto dalle Associazioni di Categoria (Aips, Aipros, Anie Sicurezza, Assosicurezza) e dagli Enti Certificatori (Icmq b.u. Cersa, Imq e Tüv Italia). Il tutto col coordinamento delle norme Cei e con l’intento di introdurre un ordinamento costrittivo stabilendo rigorosamente i requisiti per regolamentare la qualificazione professionale e individuando, allo stesso tempo, i criteri che devono essere rispettati nell’ espletamento della attività in termini di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità.

Va detto che l’attività professionale, allo stato dei fatti, non è sufficientemente formata e allo stesso modo non è adeguatamente regolamentata (per fare un esempio viene permessa la certificazione volontaria). Questo causa una non tutela del cliente, che deve avere il diritto di affidarsi ad un professionista che ha studiato, che abbia competenza e esperienza; contemporaneamente non si protegge l’ installatore da responsabilità civili e penali e annulla gli investimenti in termini di tempo e di risorse economiche dei produttori, i quali inutilmente certificano i propri prodotti per poi affidarne l’ installazione a figure professionali non ben regolamentate.

E quando c’è assenza di garanzie e di riferimenti normativi ben stabiliti, si dà adito alle interpretazioni più diverse, comportando che di fatto l’intero ramo della sicurezza funzioni male e il mercato si deprezzi. Ma non tutto è perduto, perché superando le negligenze e mostrando unità e coesione si può favorire la crescita professionale, attraverso formazione e aggiornamento delle competenze.  Per fare un esempio concreto che rappresenti l’importanza di questo passaggio, basti ricordare che sono già diverse le committenze private e le amministrazioni statali che richiedono la certificazione come requisito per partecipare a gare di appalto.

Cavi Elan: ottenuta la Classe “Cca – S1a – d0, a1”

Nuovo traguardo per Elan, l’azienda marchigiana specializzata in cavi e batterie, partner di Datacom Tecnologie di Firenze. Il brand di Camerano ha infatti ottenuto, dopo una serie di test in azienda relativi alla resistenza al fuoco, la Classe Cca – S1a – d0, a1 per specifici cavi allarme LSZH schermati, cavi allarme LSZH twistati, cavi antincendio Elanfire e cavi Konnex. Ogni Stato definisce le classi di reazione al fuoco rispetto alle norme internazionali EN 13501-6.

Nonostante le difficoltà legate alle chiusure forzate del 2020 e alla congiuntura economica generale, Elan (conosciuta anche per il marchio Bigbat per le batterie) ha lavorato internamente per proseguire aggiornamento e implementazioni delle certificazioni in ambito CPR secondo la EN 50575, la normativa in vigore da luglio 2017 che specifica «i requisiti di prestazione alla reazione al fuoco, alle prove e i metodi di valutazione dei cavi elettrici utilizzati per l’alimentazione elettrica, il controllo e la comunicazione utilizzati nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di resistenza all’incendio».

Il Regolamento Prodotti da Costruzione fa sì che i prodotti circolanti nell’Unione Europea godano di un linguaggio tecnico comune e, affinché si ottemperi a esso, i cavi devono godere di una “Declaration of Performance” prodotta dal costruttore. Elan cura ogni dettaglio affinché il prodotto sia in linea con la normativa CE e predispone una marcatura ben evidente sulla DOP in modo da evidenziare con chiarezza descrizioni sul prodotto e informazioni, come la classe di reazione al fuoco (vedi EN 50575). Questo fa sì che le autorità competenti, in caso di ispezioni sul materiale, possano ottenere tutto ciò di cui necessitano.

Trovi i prodotti Elan alla Datacom Tecnologie di Firenze: per maggiori informazioni contattaci cliccando qui o tramite la mail info@datacomtecnologie.it.

La certificazione EN54-13: in cosa consiste e il vantaggio dei prodotti Notifier

La EN54-13 è la norma che nel settore antincendio garantisce la compatibilità tra la centrale e tutte le apparecchiature ad essa connesse. Questa certificazione ha lo scopo di permettere la verifica della perfetta rispondenza e funzionalità degli apparati connessi ai sistemi installati, garantendo quindi gli impieghi in tutte le applicazioni previste dal decreto ministeriale. Grazie a questo “bollino” non c’ quindi bisogno di dimostrare obbligatoriamente il raggiungimento del livello di prestazione richiesto per ciascuna specifica applicazione.

La casa produttrice di sistemi antincendio Notifier Italia, distribuita da Datacom Tecnologie di Firenze, offre a tal proposito soluzioni conformi alla EN54-13 secondo quanto previsto dal testo del Codice Unico, che ha certificato i sistemi di rivelazione incendi riferendosi a tale certificazione. Per informazioni contatta gli uffici commerciali di Datacom all’indirizzo info@datacomtecnologie.it.

Inim, terminata la quarta edizione della Academy

Si è appena conclusa la quarta edizione della Inim Academy: il corso di alta formazione per diventare installatori certificati Inim. Un’occasione di crescita indispensabile per essere i migliori professionisti di domani.

Inim ringrazia tutti i partecipanti per aver condiviso insieme all’azienda, partner di Datacom Tecnologie di Firenze, la passione per la sicurezza e l’obiettivo del progetto Inim: portare le competenze dell’installatore a un livello superiore. Prossimamente l’azienda di Monteprandone comunicherà nuove occasioni di formazione: vi terremo aggiornati.

Per Previdia Max di Inim l’importante certificazione UL-EU

Importante riconoscimento per i prodotti Inim. Le centrali e gli accessori Previdia Max, assieme ai rivelatori della serie ED e ID, hanno ottenuto recentemente la certificazione UL-EU rilasciata dal laboratorio indipendente UL. Un marchio riconosciuto globalmente che testimonia una qualità costruttiva di alto profilo e che poche aziende italiane del settore antincendio possono vantare.

Previdia Max è un sistema modulare per la realizzazione di sistemi rivelazione (e spegnimento incendi) le cui centrali possono essere composte da un singolo armadio o da più armadi agganciati tra loro, per un massimo di quattro.

Le centrali possono essere utilizzate singolarmente oppure interconnesse in rete. La connessione in rete può avvenire tramite BUS RS485, tramite connessione TCP-IP o utilizzando una combinazione di entrambe. Per maggiori informazioni, vai sul sito di Inim o contatta gli uffici di Datacom Tecnologie di Firenze.