UNI9795 del 2021: tutte le novità da sapere della normativa dei sistemi antincendio

Nei mesi scorsi Datacom Tecnologie aveva dedicato un articolo alla normativa UNI9795:2021 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio”, arrivata alla sua sesta edizione. Stavolta l’intento è quello di approfondire nel dettaglio alcuni degli elementi cardine di questa norma per le varie tipologie di sistemi.

SISTEMI DI RIVELAZIONE FUMO AD ASPIRAZIONE: tra le novità troviamo l’inserimento del TR 11694 all’interno della UNI 9795 e la possibilità di oltrepassare i 32 punti di rivelazione per macchina nel caso di campionamento ad oggetto, nei quadri elettrici, per i locali aventi dimensioni inferiori ai 20 metri quadrati e nelle applicazioni ove si utilizza la rivelazione a multi-livello.

SISTEMI DI SEGNALAZIONE ACUSTICA E OTTICA: in questo caso vi è l’inserimento del

TR 11607 e alcune indicazioni nel caso della presenza contemporanea di un sistema di diffusione vocale. Inoltre anche in presenza di più di una tecnica di rivelazione (funzioni A e D della EN 54-1 è necessario l’obbligo di linea chiusa.

RIVELATORI PUNTIFORMI DI CALORE: è stata inserita una tabella che li colloca in una determinata classe a seconda delle temperature di esercizio e di risposta statica. L’altezza di installazione deve variare a seconda della classe in cui il rilevatore si colloca.

RIVELATORI PUNTIFORMI DI FUMO: la UNI9795:2021 impedisce l’utilizzo oltre i 12 metri di altezza. Indicazioni vengono fornite anche per le applicazioni in controsoffitti a griglie aperte e di elementi sospesi come velette.

RIVELATORI LINEARI DI FUMO: il paragrafo relativo nella UNI9795:2021 indica le varie possibilità di posizionamento tramite un’apposita tabella accompagnata da alcuni disegni che raffigurano esempi applicativi.

RIVELATORI LINEARI DI CALORE RIPRISTINABILI E NON: la UNI9795:2021 inserisce le indicazioni dimensionali sia come altezza di montaggio che come raggio massimo di copertura. I parametri variano in funzione del tipo di rivelatore: qualora fossero ripristinabili conta la classe di appartenenza e la possibile integrazione.

Altre indicazioni riguardano invece i sistemi radio, nuove normative sulle tipologie di connessione e indicazioni sulle verifiche dei sistemi e le nuove appendici C (tipologie di prova dei sistemi ad aspirazione), D (elenco delle norme armonizzate) ed E (scelta del rivelatore in funzione dell’altezza del locale). Tutti dettagli su cui i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze possono dare un aiuto ai propri clienti tramite l’indirizzo mail info@datacomtecnologie.it.

“Comfort Zone”: ecco tutte le novità Ajax

Datacom Tecnologie torna a parlare dell’evento speciale Ajax “Comfort zone” dello scorso 11 ottobre: una presentazione online, arrivata alla sua quarta edizione, utile per presentare tutta la nuova gamma di prodotti. La casa produttrice ucraina, che oltre a dover gestire il proprio business deve fare i conti con una guerra che coinvolge proprio la sua nazione, ha esteso la filosofia del comfort al software, alle attività commerciali e al lavoro quotidiano con i partner.

Partendo dalle soluzioni software e per il business, Ajax ha fornito in tale contesto l’annuncio di molte e interessanti novità. È stato lanciato un nuovo portale dedicato ai partner sul sito web Ajax, progettato per migliorare la collaborazione con i partner, come anche “Ajax Ready Safer Pod”, un sistema di rilevamento delle intrusioni autonomo, mobile e preciso basato su rilevatori con fotocamera. Tra le nuove funzionalità software troviamo i codici di accesso alla tastiera per utenti non registrati, foto per allarme di qualsiasi dispositivo e scenari per temperatura.

Per gli istituti di vigilanza che vogliono aumentare la consapevolezza del proprio marchio giorno per giorno è stata sviluppata una app in co-branding. Sempre nel mondo delle applicazioni, troviamo delle migliorie come una nuova modalità scura, caratteri migliorati, omogeneità della multipiattaforma, oltre a un accesso rapido ai dispositivi di automazione.

Questi invece i nuovi prodotti, alcuni dei quali già presentati con un articolo all’interno del blog di Datacom Tecnologie.

LifeQuality. Un monitor professionale della qualità dell’aria da interno, che misura la concentrazione di CO2, la temperatura e l’umidità.

WaterStop. Valvola d’intercettazione dell’acqua controllata da remoto. Un nuovo elemento del sistema automatico di prevenzione allagamenti basato su Ajax.

LightSwitch. Interruttore della luce touch intelligente.

Socket Plus (type G). Presa intelligente che monitora il consumo di energia. Garantisce una protezione dagli archi elettrici.

FireProtect 2. Nuova linea di rilevatori antincendio. Disponibile in 5 modelli.

DIN Holder. Supporto per fissare Relay o WallSwitch su una guida DIN.

Per ogni informazione puoi rivolgerti a Datacom Tecnologie alla mail info@datacomtecnologie.it. In ogni caso, Ajax mette a disposizione una serie di approfondimenti: le specifiche tecniche, i materiali utente, le schede dei prodotti e gli articoli dal blog.

Nuova Previdia Ultravox, la centrale che integra rilevazione incendio ed evacuazione vocale

Importante novità in casa Inim: Datacom Tecnologie è lieta di annunciare l’uscita della centrale Previdia Ultravox. Si tratta della prima della sua serie capace di integrare, in un’unica apparecchiatura, le funzioni rivelazioni incendio con le funzioni di evacuazione vocale. Tre le versioni disponibili: Previdia-Ultravox (Rivelazione incendio ed evacuazione vocale), Previdia-Vox (Solo Evacuazione Vocale) e Previdia-Ultra216 (Solo rivelazione incendio).

La nuova centrale può essere collegata in rete con i modelli Previdia Compact e Previdia Max ampliando di fatto l’offerta del sistema Previdia, sistema che riscuote già un larghissimo consenso nel mercato nazionale ed internazionale e che, con questo nuovo tassello, entra in maniera dirompete nel mercato dei sistemi PA-VA (Public Addressing – Voice Alarm). I modelli della linea alloggiano all’interno del cabinet la barra di connessione CANDRIVE+ e sono compatibili con i moduli funzioni Audio e con i moduli FPM (Front Panel Module) ed IFM (Internal Fire Module) del modello PREVIDIA MAX. L’architettura modulare consente di rispondere perfettamente alle esigenze di ogni tipologia di installazione dove sia richiesta la funzione di evacuazione vocale, dalle più piccole alle estremamente estese. Ogni centrale della serie Ultra può essere composta da un minimo di uno fino ad un massimo di quattro cabinet ed è in grado di gestire fino a 32 moduli IFM o IFAM. Tecnologia HORNET+ (BUS RS485), IDANET (cavo ethernet o fibra) o TCP-IP consentono la connessione in rete.

Grazie alla sua struttura ad intelligenza distribuita che utilizza un microprocessore all’interno di ciascun modulo, microprocessori ridondati nell’unità principale e la possibilità di avere unità CPU di backup, la gamma Previdia Ultra garantisce un’affidabilità senza eguali.

Potete trovare ulteriori dettagli tecnici (schede tecniche, manuali, certificati ecc) sul sito Inim al link: https://www.inim.biz/it/antincendio/centrali-antincendio-con-sistema-evac-integrato-previdia-ultra. Per tutti gli approfondimenti, i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie restano a disposizione tramite l’indirizzo mail info@datacomtecnologie.it.

Gamma FireProtect 2: scopri i primi sette modelli immessi da Ajax sul mercato

Sette modelli di rilevatori antincendio: si presenta così la linea FireProtect 2 di Ajax, con una gamma di prodotti capace di avere un’autonomia di lungo periodo, grazie all’efficienza delle proprie batterie, e ai miglioramenti hardware e software apportati dalla casa produttrice ucraina, nel pieno rispetto delle normative EN 14604:2005/AC:2008, EN 50291-1:2018 e Q-mark.

Quesri sono i primi modelli di FireProtect 2 che entrano sul mercato:

  • FireProtect 2 RB (Smoke / Heat) Rilevatore di fumo e temperatura con batterie sostituibili
  • FireProtect 2 SB (Smoke / Heat) Rilevatore di fumo e temperatura con batterie sigillate
  • FireProtect 2 RB (Smoke / Heat / CO) Rilevatore di fumo, temperatura, monossido di carbonio con batterie sostituibili
  • FireProtect 2 SB (Smoke / Heat / CO) Rilevatore di fumo, temperatura, monossido di carbonio con batterie sigillate
  • FireProtect 2 RB (Heat) Rilevatore di temperatura con batterie sostituibili
  • FireProtect 2 RB (CO) Rilevatore di monossido di carbonio con batterie sostituibili
  • FireProtect 2 RB (Heat / CO) Rilevatore di temperatura e monossido di carbonio con batterie sostituibili

I modelli RB sono dotati di batterie sostituibili che garantiscono fino a sette anni di funzionamento mentre i modelli SB funzionano per 10 anni con batterie sigillate (non possono essere sostituite, richiedono la sostituzione dell’intero rilevatore).

Due sono i tipi di custodia: quelli con involucro più grande sono dotati di camera di fumo e di un sensore di temperatura; la versione avanzata prevede anche un sensore di anidride carbonica. Quelle più piccole non hanno camera di fumo e dispongono di due sensori: modelli con un sensore di temperatura, un sensore di CO o con entrambi.

Tutti i prodotti della gamma sono caratterizzati dalla presenza di una camera di fumo unica e brevettata a prova di polvere e impenetrabile per gli insetti, nella quale si inserisce un sensore ottico a doppio spettro in grado di distinguere il fumo dal vapore acqueo, grazie ai LED blu e infrarossi. Anche se la polvere penetrasse nella camera del fumo, non andrebbe ad influenzare il rilevamento. Il sistema ottico è progettato in modo tale che lo sporco, la polvere e gli insetti non possono trovarsi sotto due raggi contemporaneamente e quindi generare un allarme. Inoltre l’algoritmo software aggiornato HazeFlow 2 processa i dati ricevuti dal rilevatore e questo riduce quasi a zero il rischio di falsi allarmi.

La presenza di due termistori fa sì che ci sia un vantaggio non indifferente in presenza di materiali sintetici a fuoco, facendo in modo che il sensore possa rilevare un incendio il più velocemente possibile. La versione estesa, con un sensore di monossido di carbonio aggiuntivo, rileva la concentrazione di CO da un livello di 50 ppm. La sirena integrata da 85 dB avvisa in caso di un elevato livello di CO con un suono diverso. Così la causa dell’allarme è subito chiara.

Lo strumento può essere installato con un pannello SmartBracket, il quale permette di fissare il rilevatore e regolarlo dopo averlo montato fino a un angolo di 90 gradi.

Tutti i rilevatori della gamma hanno un tamper anti-manomissioni sul pannello di montaggio e sulla camera di fumo. In caso di rimozione del dispositivo viene subito inviata una notifica push sui telefoni degli utenti e l’evento viene segnalato alla centrale ricezione allarmi. Come per altri prodotti Ajax il protocollo radio utilizzato per la comunicazione è il Jeweller, il quale stabilisce un raggio di comunicazione sicuro e crittografato con un hub a una distanza fino a 1700 metri senza un ripetitore del segnale. In caso di allarme, il rilevatore di movimento MotionCam (PhOD) o MotionCam Outdoor (PhOD) può scattare una foto e inviarla per la foto-verifica, aggiungendo un ulteriore livello di protezione contro i falsi allarmi.

Per acquistare il prodotto o avere ulteriori informazioni, rivolgiti ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze scrivendo una mail a info@datacomtecnologie.it. Clicca qui per scaricare la scheda di FireProtect 2 (Heat Smoke CO), invece clicca qui per quella di FireProtect 2 RB [CO].

Antincendio, l’entrata in vigore del Decreto Controlli slitta a settembre 2023

Ci sarà un altro anno di tempo per vedere entrare in vigore il cosiddetto “Decreto Controlli” nel settore antincendio. Questo perché nella Gazzetta Ufficiale del 24 settembre è stato pubblicato il Decreto 15 settembre 2022 Modifiche al decreto 1° settembre 2021, recante: «Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81».

Questo atto sposta al 25 settembre 2023 l’entrata in vigore delle disposizioni, previste all’articolo 4 del Decreto Controlli, relative alla qualificazione dei tecnici manutentori. Il provvedimento prevedeva la qualificazione obbligatoria dei manutentori di impianti e attrezzature antincendio, tra cui le porte tagliafuoco e le porte sulle vie di fuga.

Ecco cosa dice l’articolo 4: “Gli interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti e le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio sono eseguiti da tecnici manutentori qualificati. Le modalità di qualificazione del tecnico manutentore sono stabilite nell’Allegato II del presente decreto, che costituisce parte integrante del presente decreto. La qualifica di tecnico manutentore qualificato sugli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio è valida su tutto il territorio nazionale”.

Il decreto 15 settembre 2022 considera “le difficoltà da più parti segnalate connesse alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio, di nuova istituzione rispetto al previgente quadro normativo definito dal decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale 10 marzo 1998”, ravvisando “la necessità di rivedere la tempistica di entrata in vigore delle disposizioni contenute nell’art. 4 del decreto del Ministro dell’interno 1° settembre 2021, alla luce delle possibili criticità nella fase transitoria di passaggio al nuovo quadro normativo, nonché delle particolari limitazioni conseguenti allo stato di emergenza da COVID-19”.

Quando il Decreto Controlli entrerà in vigore, coloro i quali da almeno tre anni avranno svolto attività di manutenzione o controllo periodico saranno esonerati dalla frequenza di un corso di formazione: possono comunque richiedere di essere sottoposti alla valutazione davanti una Commissione dei Vigili del Fuoco. Tra le novità, nell’allegato II, troviamo la sostituzione del prospetto 3.8 con altri due: il 3.8.1 recante Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato. Sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC)» e il 3.8.2 recante «Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato. Sistemi di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC) e sistemi di ventilazione orizzontale del fumo e del calore (SVOF)».

Qui sotto il testo e i relativi allegati. Per eventuali ulteriori quesiti, è possibile rivolversi ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie alla mail info@datacomtecnologie.it.

Rilevare la temperatura ambiente: Inim presenta la tecnologia wireless Air2-SenseTH100/W

Inim non smette di innovare la propria gamma di prodotti e introduce nel proprio catalogo Air2-SenseTH100/W, il nuovo sensore di temperatura e umidità. Si tratta di uno strumento wireless con la capacità di estendere la funzione termostato della centrale antifurto di ulteriori 15 zone climatiche indipendenti e controllate via radio. Lo strumento garantisce una precisione fino a 0.2 °C, senza necessità di calibrazione.

L’isteresi programmabile su 4 valori (0.1 / 0.2 / 0.3 / 0.4 °C.) assicura l’efficienza del dispositivo, inoltre la staffa posteriore di cui è dotato consente l’istallazione rapida e semplice tramite l’impiego di una vite o di nastro biadesivo.

È possibile configurare fino a 15 sonde collegabili in centrale e gestire contemporaneamente fino a 15 zone climatiche dotate di propri termostati indipendenti.

La batteria al litio CR2032 da 3V incorporata, la cui autonomia è garantita per quattro anni, può essere sostituita dall’utente finale senza generare una segnalazione di sabotaggio all’apertura del contenitore.

Inim precisa comunque che il rilevamento dell’umidità sarà disponibile su successive versioni delle centrali e del ricetrasmettitore Air2-BS200. Per ulteriori info puoi chiedere ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie, all’indirizzo info@datacomtecnologie.it.

Antincendio: Datacom presenta la linea Taurus di Hyfire, da oggi anche in versione nera

Datacom Tecnologie di Firenze ha introdotto nella propria linea di prodotti quelli a marchio Hyfire dedicati al settore antincendio, tra questi anche la nuova tecnologia antincendio wireless Taurus, conforme alle normative EN54-25.

La peculiarità di queste apparecchiature è rappresentata dall’utilizzo di un protocollo innovativo e dall’utilizzo del nuovo software TauREX di gestione del sistema wireless, il quale consente una configurazione semplice ed intuitiva dall’installazione, alla messa in servizio fino alla manutenzione. Taurus include un’ampia gamma di dispositivi di rilevazione, controllo e di allarme antincendio wireless ad alte prestazioni, offrendo performance senza precedenti, in termini di scalabilità e di affidabilità.

A livello tecnologico, Taurus attraverso Network Optimiser può contare su una gestione del segnale ottimizzata su 60 canali di comunicazione affinché non si verifichino collisioni di segnale a prescindere dalla dimensione dell’edificio o dalla sovrapposizione di infrastrutture wireless. Un’elevata affidabilità del sistema è garantita da SafeSwitch, tecnologia a doppio canale ridondante, applicata ad ogni dispositivo Taurus e ad ogni translator ed expander. Il sistema può essere progettato in modo semplice e intuitivo attraverso le funzioni innovative EasyScan e ConfigWizard.

Gli expander Taurus utilizzano la tecnologia mesh SafePath di Hyfire per la massima affidabilità del sistema. Se uno degli expander viene a mancare, la trasmissione dei dati che si appoggiavano ad esso segue il percorso alternativo stabilito, garantendo la continuità della comunicazione.

Novità del mese di settembre 2022 è la nuova linea Taurus dal design nero: in questo modo si viene incontro alle esigenze di edifici con interni scuri o soffitti neri, quando un sensore antincendio bianco standard non rappresenta la soluzione estetica ideale. Niente ovviamente cambia rispetto a all’impianto tecnologico, ai materiali utilizzati e alle performance. È stato inoltre presentato l’Expander Convenzionale Taurus con Display conforme alla normativa UNI 9795, che consente la visualizzazione in modo diretto di segnalazioni di allarme o guasto. Il dispositivo è stato progettato per consentire l’integrazione di dispositivi di rilevazione e di allarme wireless con qualsiasi tipo di sistema, analogico indirizzato o convenzionale.

Sui prodotti Taurus è possibile chiedere tutte le informazioni ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze alla mail info@datacomtecnologie.it e tramite il form Contatti del sito.

Dismissione delle reti 2G e 3G, come comportarsi con gli impianti di sicurezza?

Uno dei temi che le aziende oggi non devono sottovalutare in chiave sicurezza è il graduale passaggio che avverrà nelle linee telefoniche, con la dismissione delle linee 2G e 3G. Esistono infatti ancora molti sistemi di allarme in funzione che si appoggiano su questa tipologia di reti e il mancato adeguamento degli impianti rischia di lasciare scoperti i relativi ambienti presidiati. Oltre a questi ci sono anche i sistemi antincendio oppure quelli inerenti la rilevazione di guasti: senza una tecnologia adeguata (e un upgrade non è detto sia sufficiente), il rischio è che i segnali emessi non giungano poi al punto dove devono arrivare, vanificando la presenza di un’infrastruttura di protezione.

Si stima che in Italia centinaia di migliaia di sistemi di allarme siano a rischio a seguito di questo passaggio, che ancora non ha tempistiche precisi. Ci sono dei Paesi che hanno già disattivato le reti precedenti al 4G, in Italia è in corso un progressivo switch-off del 3G da parte di alcuni operatori telefonici. Il 4G infatti permette maggiore efficienza energetica, performance maggiori e servizi ulteriori per i clienti.

Pianificare una migrazione al 4G è fondamentale: la presenza di così tanti impianti da sostituire o aggiornare impegnerà moltissimi tecnici per cui si stima che – come accaduto per esempio in edilizia con il Superbonus 110% – i professionisti avranno agende piene e sempre meno tempo per ottemperare a tutte le richieste. Si consiglia quindi di intervenire per tempo, contattando il proprio installatore di fiducia. Inserire un nuovo impianto non deve rappresentare una spesa, ma un’opportunità: infatti il 4G e il 5G permettono di sfruttare potenzialità mutuate dall’Internet of Things (IoT) e dall’intelligenza artificiale, le quali permettono una maggiore capacità di analisi, di scambio e incrocio di dati, un’elaborazione più veloce per favorire decisioni rapide e quindi ridurre la percentuale di rischio.

Tanto per fare degli esempi: la videosorveglianza può riuscire a effettuare misurazioni in tempo reale, capire cosa sta accadendo mentre visualizza un evento. Applicazioni si possono vedere nella manifattura con il controllo delle macchine e dei relativi guasti, nel mondo dei trasporti per segnalare eventuali anomalie, oppure nel sistema sanitario per migliorare il monitoraggio e la capacità di intervento al di fuori delle strutture sanitarie (esempio emergenza/urgenza).

Un’azienda quindi ha un po’ di questioni di cui si deve occupare. Per prima cosa censire i sistemi connessi e l’operatore che li gestisce, capire se ci sono collegamenti con altri apparecchi e individuare chi all’interno dell’impresa si occupa di questi aspetti. Bisogna conoscere se ci sono reti mobili coinvolte, se ci sono comunicazioni basate su IP, se i sistemi sono aggiornabili al 4G e se esistono dei manuali da poter consultare. Una volta stilata una mappa delle priorità su cui intervenire, conviene infine mettersi in contatto con i professionisti del settore, pianificare con un provider quando effettuare l’aggiornamento della tecnologia, stabilire i rischi e valutarli, infine capire dove implementare il proprio sistema e in che modo.

Per ogni consiglio, Datacom Tecnologie è a disposizione con i propri tecnici commerciali all’indirizzo info@datacomtecnologie.it.

UNI EN 54.21: cosa serve per avere un impianto antincendio a norma?

Un impianto antincendio, nuovo o esistente che sia, necessita di seguire la norma UNI EN 54.21 la quale prevede la presenza di una periferica capace di garantire la ricezione sicura delle comunicazioni di allarme guasto, la trasmissione delle segnalazioni anche tramite più sistemi di comunicazione e la sorveglianza del collegamento tra le centrali di rilevazione incendio e i centri di controllo come le centrali operative. Apparati certificati EN 54.21 ultima generazione con tecnologia LAN – 4G possono mettere al sicuro da possibili sanzioni o guai ben peggiori: se l’impianto non risulta adeguato, in caso di incendi con danni a persone è previsto persino il penale in assenza di combinatori a norma. Per questo motivo in un sistema di rilevazione fumi certificato UNI 9795:2013 è necessario che al posto della periferica di collegamento dei segnalatori di fumo e calore si installi un combinatore certificato EN 54.21, collegato a una centrale operativa di vigilanza privata.

Ovviamente a fare il lavoro serve la presenza di un tecnico specializzato che conosca sia le regole che gli strumenti che va installare. Lui sa benissimo, per esempio, che non c’è bisogno di adeguare l’impianto se si tratta esclusivamente di uno strumento di rilevazione di fumo o di calore integrato in un impianto antintrusione: in tal caso, infatti, non si tratta di un sistema classificato antincendio perché non ha la possibilità di proteggere le persone, ma soltanto beni da furti o danneggiamenti.

È bene ricordare che si parla di dispositivi conformi alla UNI EN 54.21 nell’ambito della UNI 9795:2013 “Sistemi fissi automatici di rilevazione e segnalazione allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio”, la normativa di settore di riferimento per tutti gli installatori. I casi permessi sono due: se non c’è un sistema di trasmissione conforme alla UNI EN 54.21 allora serve un controllo costante da parte di personale addetto 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

Nel 2022 siamo arrivati al sedicesimo anno da quando la normativa è stata introdotta a livello europeo. La UNI 9795:2013 è poi arrivata con qualche anno di ritardo, e con essa il processo di adeguamento, perché solo recentemente i produttori di periferiche sono stati in grado di fornire elementi adeguati. Per questo oggi la UNI 11224:2019 fissa le regole che fanno sì come tutti gli impianti antincendio debbano gioco forza adeguarsi per non incorrere in gravi rischi.

I tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze possono esserti di aiuto per trovare i componenti giusti per la messa a norma di un impianto antincendio, scrivendo una mail a info@datacomtecnologie.it.

Termocamere nel settore antincendio: un’opportunità da non sottovalutare

Quale futuro per le telecamere termiche con scopo di supporto ai sistemi antincendio? Con la modifiche del DM 03/08/2015 (Codice di prevenzione incendi) attraverso il DM 12 aprile 2019, si assiste a una nuova apertura a questo settore con l’ipotesi di utilizzo di alternative progettuali: rientra in questo caso il cosiddetto impianto IRAI, il cui compito è quello di rivelare l’incendio e a segnalare tempestivamente l’allarme. Le termocamere hanno la possibilità di generare informazioni anche quando fumo e fiamme libere non sono presenti, questo grazie a una costante misurazione della temperatura delle superfici, così da capire quando ci sono anomalie. Un modo può essere quello di associare le telecamere termiche ai rilevatori presenti in commercio come quelli di calore e di fumo, che entrano in azione a incendio già innescato. Presentando le dovute carte progettuali, si potrebbe quindi certificare l’impianto come una soluzione alternativa contemplata dal Codice.

Questo tipo di soluzione trova vantaggi anche sul piano assicurativo. Una maggiore maggiore precocità e precisione di rilevazione fa sì che l’edificio di fatto abbia un grado di pericolosità minore e quindi il rischio si abbassa anche in termini di costi di una polizza. Inoltre, visto che la telecamera termica genera immagini, può assolvere anche a una funzione di sicurezza perimetrale a protezione di un edificio da intrusi, questo rende l’investimento maggiormente appetibile e conveniente.

Nell’epoca Covid le telecamere termiche sono salite alla ribalta per la loro capacità, in luoghi pubblici o soggetti ad assembramento, di misurare la temperatura corporea in modo veloce e senza contatto con la pelle. In realtà la loro prima applicazione viene dall’industria, dall’osservazione dei processi produttivi e in modo particolare dalla verifica delle eventuali anomalie durante un processo lavorativo oppure dei tempi corretti di manutenzione. L’approdo nel settore antincendio arriva dal codice di prevenzione incendi DM 3 agosto 2015, reso obbligatorio dal DM 12 aprile 2019, in cui si definiscono tre soluzioni progettuali che sono quelle conformi (senza quindi necessità di valutazioni tecniche ulteriori), alternative (in cui si deve dimostrare il raggiungimento di un livello standard) e in deroga, dove il parere del Comando Regionale dei vigili del fuoco diventa vincolante.

Per approfondire questo argomento con i tecnici commerciali di Datacom Tecnologie, scrivi a info@datacomtecnologie.it o sul form Contatti del sito.